UMESH SHAH
LOCAL LANGUAGE

8 –14 APRILE, VIA MELZO 19, MILANO
17–21 APRILE, ISOLA DI SAN SERVOLO, PALAZZINA LIBECCIO, VENEZIA

Umesh Shah è un pittore e professore di Belle Arti presso la Tribhuvan University, la più antica università del Nepal.

Cresciuto nel Sarlahi, un distretto rurale del Nepal al confine con l'India, Shah ha trascorso l’infanzia osservando gli affreschi d'arte Mithila che sua nonna dipingeva sui muri durante le festività religiose e le funzioni familiari. L'arte Mithila è una forma di pittura tradizionale indiana, praticata dalle donne appartenenti alle caste Brahman e Kayastha, nota per l'utilizzo di piante locali come pigmenti, sterco di mucca per il trattamento della carta e bastoncini di bambù o dita al posto dei pennelli.

Nei suoi dipinti, Umesh Shah trasforma scene rurali – che riflettono lo stile di vita dell’artista nel Terai e nel Sarlahi – in narrazioni epiche con carri trainati da cavalli quasi surrealisti, colori insoliti tipici delle divinità, proporzioni sovradimensionate e riferimenti religiosi. L’artista è cresciuto nutrendo un grande rispetto per la natura – tutta la sua famiglia è vegetariana – e il rapporto tra esseri umani e animali è un tema ricorrente nel suo lavoro.

Il profondo legame delle figure femminili dei dipinti di Shah con la natura rende questi personaggi simili ad archetipi. Secondo le teorie di Jung, un archetipo è un'immagine mentale primitiva ereditata dai primi antenati, che si suppone sia presente nell'inconscio collettivo, con istinti naturali che presentano e motivano il comportamento umano. Ragazze e donne, nelle opere di Shah, sono spesso raffigurate mentre liberano animali dalla prigionia: un uccello in gabbia, un pesce all'amo, un agnello. Non è la raffigurazione a rappresentarle come delle dee, ma è la nobiltà dei loro gesti a farle assurgere a immagini primordiali.

Nei dipinti di Umesh Shah, i simboli semiotici indù vengono utilizzati come punti focali meditativi per la contemplazione dell'ambiente circostante e di momenti quotidiani che assumono la dignità di rituali, calando nel contemporaneo antiche tradizioni artistiche locali. Umesh Shah è il primo artista contemporaneo presentato da TĀRĀ durante il Chaitra Navratri 2024*.


Umesh Shah ha conseguito un BFA presso l'Università di Kathmandu, Nepal; e un MFA in Arti visive presso l'Indira Kala Sangeet Vishwavidyalaya (CG), India. Ha tenuto sette mostre personali in Nepal e India e ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali, soprattutto in Giappone. Attualmente insegna Belle Arti al Master of Fine Arts (MFA) della Tribhuvan University, Kathmandu. Le sue opere sono state acquisite da collezioni pubbliche e private in Nepal, India, Cina, Taiwan, Regno Unito, Europa, Sud America e Stati Uniti. “Local Language” è la prima mostra personale di Umesh Shah in Italia.

Dipinto Mithila con dieci Mahavidya, Siva e Sakti, con il serpente arrotolato Shri Yantra, Nepal

OPENING MILANO – 8 APRILE 2024
VIA MELZO 19, ORE 18-21

OPENING VENEZIA – 17 APRILE 2024
ISOLA DI SAN SERVOLO, ORE 11-21


Il Chaitra Navratri 2024 inizierà martedì 9 aprile 2024. I nove giorni successivi, fino al 17 aprile 2024, hanno un immenso significato spirituale nelle tradizioni di matrice induista. La dea Durga e i suoi nove avatar, celebrati in onore del trionfo del bene sul male, sono spesso utilizzati come promemoria della forza interiore e della rettitudine nel superare gli ostacoli e le sfide della vita. In sanscrito, la parola "Navratri" significa "nove notti". Il Chaitra Navratri è un festival dedicato al culto della dea Durga e dei suoi nove avatar: Durga, Shailputri, Brahmacharini, Chandraghanta, Kushmanda, Skandmata, Katyayani, Kaalratri, Maha. Gauri e Siddhidatri.